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15

ott

Spose fuori dal coro, le proposte delle stiliste emergenti

A partire dalla New York Bridal Week le grandi case di moda hanno alzato il sipario sull’outfit da sposa 2019 e in rete è tutto un fiorire di gallery e anteprime. Tra i nuovi trend spicca il ritorno degli abiti a sirena, le maniche lunghe, il pizzo e il tulle. Ma più che passare in rassegna le collezioni più gettonate (e cliccate) delle passerelle mondiali, vi proponiamo un viaggio più intimo tra alcune proposte emergenti. Una piccola antologia di stiliste diversissime tra loro ma legate da un comune denominatore: l’audacia di guardare alla sposa da un angolatura differente.

Iniziamo.

 

 

Nadia Manzato

Basata a Busto Arsizio, in provincia di Varese, Nadia Marzato eredita l’arte sartoriale dalla madre. Si definisce “designer of unconventional brides”. I suoi abiti hanno un richiamo sottile, appena percepibile, alle forme degli anni Cinquanta e Sessanta. Leggerezza nei volumi e nei tessuti sono il marchio distintivo di una sposa elegante ma che rimane se stessa, non più prigioniera di un abito “impalcatura”. Pois dorati, fiori in rilievo, grandi fiocchi e tagli geometrici sono alcune delle sue tipiche incursioni, per un effetto audace e raffinato.

 

Katarina Grey

Nel suo atelier di Barcellona ha incarnato una nuova idea di sposa contemporanea, dallo spirito forte e libero. Le linee languide e morbide degli abiti, di una semplicità quasi estrema, fanno da contraltare alla personalità forte della donna che le indossa. La stilista ammicca a chi vuole “svestirsi” della classica iconologia da sposa. Tulle e All Star ai piedi: Katarina Grey fa sobbalzare la tradizione, creando un nuovo equilibrio fatto di contrasti.

Bérengère Cardera

Un universo giocoso, femminile e vintage: la stilista francese Bérengère Cardera ha saputo trasferire nell’alta moda bridal il suo primo amore professionale, quello da costumista per lo spettacolo. Un mix di fantasia e manifattura totalmente artigianale fanno da trait d’union alle sue creazioni. La stampa ha definito le ultime collezione un “sogno ad occhi aperti”.

 

Carolin Quesnel


La collezione 2019 si chiama “Allure” ed è un omaggio alla leggerezza e alla semplicità dell’essere donna oggi. Le creazioni eleganti e raffinate della stilista francese esaltano le curve senza eccedere. Materiali pregiati, dalla seta al pizzo e rigorosamente made in France, fanno della sposa una dea sicura di sè al passo con i tempi.

 

Odylyne the Ceremony

Pizzo, maniche lunghissime e ampie, gioielli talismano: siamo nel regno dell’hippie-chic. Gli abiti targati Odylyne the Ceremony nascono dalla visione mistica ed eterea della stilista Stephanie White. “La nostra missione – dice la designer – è aiutarti a lasciarti alle spalle tutto ciò che sembra scontato e ordinario”.

 

Hermione de Paula

Ricami floreali fatti a mano e dediche personalizzate, la stilista Hermione de Paula si approccia all’abito da sposa come se fosse un gioiello su cui incidere qualcosa di prezioso. Prima di fondare il suo brand nel 2008, la designer ha lavorato per Christian Dior Couture, Alexander McQueen, John Galliano e Giles.

 

Jenny Packham 

Chiudiamo in bellezza con un’icona storica della moda bridal, la britannica Jenny Packham, amatissima anche dalla duchessa Kate Middleton, che quest’anno celebra i 30 anni del marchio. La collezione Primavera/Estate 2019 rilancia abiti principeschi, con sagome piene, gonne in tulle e chiffon che la sposa può indossare durante la cerimonia e poi togliere per essere più “leggera” e comoda per il ricevimento. Il nostro omaggio allo stile inconfondibile della Packham è in quest’abito, fotografato durante una cerimonia a Casina di Poggio della Rota.

Jenny Packhman (ph. Jay Studio)

Jenny Packhman (ph. Jay Studio)

 

 

 

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