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Le spose di Casina

08

nov

Intimo e “differente”, il matrimonio di Claudia e Tommaso

Oggi vi parliamo di una coppia speciale e del loro matrimonio “differente” per ricordarci che le nozze non sono (più) la summa dei cliché, del “si deve o non si deve fare”. Negli ultimi tempi stanno venendo alla ribalta piuttosto le eccezioni che le regole. L’etichetta fa posto alla sostanza, a una dimensione più autentica del rito.

Claudia e Tommaso si sono sposati il 29 luglio del 2018. Si sono conosciuti correndo con un gruppo di runner sulle strade di campagna di Cerveteri, alle porte di Roma. “Ci siamo stravolti la vita – racconta – e dopo un anno di relazione abbiamo deciso di fare il grande passo”.

Per entrambi si tratta di seconde nozze, un terreno delicato, che bisogna saper maneggiare con cura per evitare quello che la nostra sposa chiama effetto ridicolo. “Non volevo assolutamente scimmiottare i toni esagerati tipici delle prime nozze. Cercavo qualcosa in cui rispecchiarmi e sentirmi a mio agio, con pochi invitati. Siamo  grandi, abbiamo entrambi  49 anni e io una figlia di nove. Eppure, proprio grazie alle nostre rispettive esperienze di vita, abbiamo maturato una nuova consapevolezza sul matrimonio. Non è stato scontato farlo accettare. I miei all’inizio mi hanno criticata, mi dicevano che in fondo bastava la convivenza. Invece sentivamo forte l’esigenza di rimarcare l’importanza sociale della nostra relazione, di darle lustro. Alla fine tutti si sono ricreduti. È stata una giornata intensa ed emozionante. La rivivrei ad occhi chiusi”.

La progettazione di un’intimità ricercata è il file rouge che tiene insieme ogni momento dell’evento di Claudia e Tommaso, simbolicamente rappresentato da una spirale . “È stato un colpo di genio di Alessandra Espositi che, per il rito civile, ha pensato di disporre le sedie creando un movimento circolare che io e Tommaso abbiamo attraversato. Ci siamo sposati al centro della spirale, nell’abbraccio degli invitati, sotto gli alberi d’ulivo. Il momento più emozionante è stato quando mia figlia ci ha dedicato delle parole scritte da lei”.
Rosa antico e toni pastello, malva, bacche e piante grasse sono il “tocco inglese che il floral design Marco Paris è riuscito a dare alla cerimonia. Un altro tema ricorrente è stato l’albero di ulivo che abbiamo donato, sotto forma di bonsai, agli invitati”.
Dopo il rito cena seduti all’interno dell’elegante veranda di Casina, dove è stato allestito il tavolo imperiale per accogliere i 40 ospiti.
“Casina ci ha conquistati per la possibilità di celebrare il rito autentico e proseguire i festeggiamenti in un ambiente intimo, elegante e comodo. Con lo staff c’è stata sintonia su tutto, hanno interpretato alla perfezione ciò che immaginavo. Nella vita organizzo eventi di dimensioni più grandi, ma qui a giocare in grande era l’emozione: serviva un altro punto di vista e la professionalità del team di Casina mi ha suggerito e supportato nel progetto, con i propri contatti del settore, tutti di alto profilo e la marcia in più della creatività di Alessandra, una dote che si coniuga con le indiscusse capacità organizzative che ha dimostrato nel realizzare il nostro evento”.

 

Ph. Credits Alessandra Espositi

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